Trasferire soldi all’estero è legale scopra come fare per trasferire soldi all’estero, aprire conti bancari all’estero, aprire conti correnti offshore, trasferire soldi dalla Svizzera, spostare soldi dal Lussemburgo, trasferire soldi da Monaco, richiedere carte di credito non tracciabili e spendere i vostri soldi liberamente.
Le ragioni che inducono ad esportare o a trasferire il soldi ottenuto in Italia in un Paese straniero, comunitario o meno, sono innumerevoli. A causa di una continua propaganda negativa, da parte dei mass media, su tale scelta, molti considerano che esportare o trasferire soldi all’estero non sia corretto e che tali azioni in qualche modo rappresentino, di per sé, un crimine o una violazione. Ma ciò non è esatto e l’obiettivo di questo studio è spiegare perché. Quello che è importante è agire sempre nel rispetto totale e completo di quanto stabilisce la Legge.
Amministrare, guadagnare (legalmente) ed esportare soldi non possono essere considerati comportamenti negativi, anzi sono alcuni dei pilastri fondamentali di ogni società civilizzata e che rispetti il lavoro proprio e quello altrui. Chi ha guadagnato legalmente del soldi deve godere sempre del diritto di trasferirlo all’estero, qualora lo ritenga opportuno. La cosa importante è sapere esattamente come farlo ed applicare le norme esistenti in materia.
Le azioni realizzate in maniera incompatibile con la legislazione vigente (italiana e comunitaria) possono causare molti problemi ed anche la creazione di fondi da esportare o trasferire all’estero può non corrispondere alla normativa esistente. Per questi motivi bisogna sempre consultare dei professionisti in questo settore, i quali sono in grado di aiutare le persone a prendere le decisioni corrette riguardo al trasferimento di soldi all’estero. L’obiettivo di questo studio è, pertanto, identificare tutte le tipologie di invio di soldi all’estero e fornire consulenza legale e giuridica.
Chiariamo che ci riferiamo a somme di soldi ottenute in maniera legale. Se una persona ha risparmiato o ricevuto o guadagnato una somma di soldi grazie al proprio lavoro, legalmente, ha diritto a mettere al sicuro detta somma dove lo ritenga conveniente. Per esempio possiamo considerare il caso di una persona che non ha fiducia nel proprio Paese perché quest’ultimo ha la fama di essere un Paese a rischio di insoluto, e desidera mantenere il proprio soldi in uno Stato che abbia una maggiore stabilità politica ed una migliore struttura economica e finanziaria. Questa persona può ritenere anche che una banca straniera offra maggiori garanzie di stabilità rispetto ad una banca italiana, che non vuole guardare negli occhi i clienti, o la competenza o il sottomondo, come la gente ricca (per evitare anche problemi legati alla delinquenza) o può non aver fiducia nel sistema bancario nazionale e preferire un altro Stato. Inoltre c’è chi compra una proprietà all’estero o desidera avviare un’impresa commerciale all’estero. Molteplici elementi motivano una persona a trasferire somme di soldi che le appartengono.
Esiste la possibilità di trasferire una grande quantità di soldi in un’unica operazione o potete optare per spostare un po’ di soldi per volta, seguendo le procedure stabilite. Potete trasferirlo fisicamente, per conto vostro, rispettando l’importo massimo di soldi in contanti che potete portare con voi all’estero (attualmente il limite è di €10.000,00, ma si raccomanda che ogni trasferimento di soldi all’estero sia dichiarato all’autorità del luogo di residenza della persona che trasferisce il soldi). Potete anche scegliere di depositare questo soldi in una banca straniera o potete emettere un assegno o informare l’Italia della vostra disposizione di trasferire la somma che preferite, con un normale bonifico internazionale. Dovete tuttavia considerare la necessità di assicurare che queste operazioni non diventino illegali, per cui sarà fondamentale osservare in maniera dettagliata le norme vigenti in materia, senza nessuna eccezione.
In caso contrario potete correre dei rischi e trovarvi in problemi che possono diventare importanti. La premessa è che queste operazioni devono sempre essere realizzate, sin dal primo momento, con fondi gestiti in maniera corretta. Ovviamente non si deve trattare di soldi di provenienza illegale o criminale, ottenuto violando le norme contro il lavaggio di soldi, o di somme per le quali non sono stati rispettati gli obblighi tributari, come quelli di controllo fiscale. In tutti questi casi ogni operazione di trasferimento di quantità di soldi deve essere considerata, dal principio, illegittima e in quanto tale non deve essere portata a termine. Nel caso di somme di soldi ottenute legalmente e dichiarate allo Stato di appartenenza, i loro trasferimenti all’estero sono sempre stati e continuano ad essere legali.
Nell’Unione Europea le persone e le imprese hanno il diritto assoluto di esportare il loro capitale negli altri Stati membri, senza che nessuna autorità possa mettere in discussione i motivi per cui è stato deciso di operare in questo modo. Invece il trasferimento di capitali in Paesi che non appartengono alla CEE sono regolati da trattati individuali, che possono prevedere delle limitazioni imposte dalle decisioni prese a livello europeo sui movimenti di capitali verso persone e verso alcuni Paesi che sono oggetto di misure di restrizione. Ogni volta che si supera il limite di soldi in contanti che la Legge autorizza a trasferire, l’esportazione deve avvenire obbligatoriamente attraverso il canale bancario, che ne informerà l’ufficio di competenza.
Questa segnalazione, che è obbligatoria e giustificata dalla necessità di combattere la delinquenza, non rappresenterà un problema, se, come è stato specificato anteriormente, il possesso di questa quantità è legale e l’esportazione di soldi viene dichiarata. Se il trasferimento della somma viene realizzato fisicamente, ci sono questioni importanti da tenere in considerazione, come il limite massimo di soldi in contanti che può essere trasferito o la necessità di dichiarare l’uscita del soldi o il possesso di uno o più titoli che per raggiungere la somma totale esportata. Immaginatevi allora che una persona di origine italiana abbia trasferito in questo modo delle somme di soldi presso un conto bancario straniero. Ogni anno il cittadino, nel momento in cui presenta la dichiarazione dei redditi, deve dichiarare il reddito prodotto da tale soldi per evitare grandi sanzioni che colpiranno anche gli intermediari.